Il monte Terminio è un complesso montuoso dell’appennino irpino alto 1860 metri che, insieme al Monte Cervialto, costituiscono le vette più alte dei Monti Picentini.
I monti Picentini fanno parte del cosiddetto Appennino Irpino e si trovano nei pressi dei comuni di Volturara, Montella e Serino in provincia di Avellino. In Campania.
Questo territorio è attualmente parte del Parco regionale dei Monti Picentini, ed è una riserva naturale.
Genesi del Monte Terminio
L’orogenesi del Monte Terminio è dal collegarsi a tutti i processi tettonici che hanno portato alla formazione dell’intero appennino meridionale.
Secondo la teoria di Wegener della tettonica delle placche, da circa 30 milioni di anni la placca africana spinge contro la placca europea.
Da questo processo di subduzione (ossia di spinta grazie alla quale la placca africana scorre sotto quella europea) si sono originati tutti gli Appennini tra il Miocene ed il Pliocene Medio e tra questi anche il complesso del Monte Terminio.
Questo settore dei Monti Picentini si trova in particolare nella zona di contatto dell’arco Campano-Lucano con quello Molisano-Sannitico.
I terremoti che ancora oggi su susseguono in quelle aree sono un segno che il processo è ancora in corso.
Geologia del monte Terminio
Il monte Terminio è costituito prevalentemente da calcari del Cretacico e in piccola parte da calcari dolomitici.
Queste formazioni calcaree sono delimitate da terreni impermeabili chiamate Argille Varicolori, che circoscrivono e delimitano l’acquifero carbonatico.
Insieme alle argille troviamo anche le Unità Irpine rappresentate dal cosiddetto Flysch di Castelvetere.
Questi depositi sono coperti da una coltre alluvionale sabbioso argillosa quaternaria costituita dal basso verso l’altro da una serie di brecce quaternarie ,depositi piroclastici del vulcanismo del Vesuvio e dei Campi Flegrei, detriti di falda (molto importante è la conoide di Montella in questo senso) e materiale di origine lacustre.
Il carsismo e le grotte sul Terminio
Dal momento che il complesso geologico del Monte Terminio Cervialto è caratterizzato dall’accavallamento di rocce carbonatiche su complessi argillosi poco permeabili come le Unità Irpine, in questa zona si è sviluppato molto il fenomeno del carsismo.
Il carsismo è un fenomeno chimico per cui in particolari condizioni la pioggia ricca di anidride carbonica che la trasforma in pioggia acida, scioglie lentamente il calcare e forma cunicoli in cui si insinua, formando nel tempo bellissime grotte carsiche, quelle che siamo solite osservare piene di stalattiti e stalagmiti.
La circolazione idrica sotterranea sui Picentini è influenzata oltre che dalla morfologia anche dalle discontinuità tettoniche presenti e appunto dal carsismo.
Questa conformazione geologica da origine ad una serie di sorgenti come quelle che possiamo ammirare nella Piana del Dragone dove una linea di faglia delimita due complessi idrogeologici distinti: uno alimenta le sorgenti di Sorbo e Baiardo, mentre l’altro alimenta le sorgenti di Urcioli e di Cassano Irpino.
Nonostante i tanti studi sul carsismo del Terminio molte grotte risultano ancora inesplorate.
Una grotta molto importante è la Grotta di Calandroni che è lunga 843 metri ed è stata resa accessibile dopo aver effettuato uno scavo di 40 metri nei depositi vulcanici che sovrastano i calcari di cui abbiamo parlato prima.
Nei primi 80 metri c’e’ un dislivello di 48 metri e poi si sviluppa interamente in orizzontale.
La sua origine è sicuramente carsica e si è impostata lungo una grossa faglia con direzione appenninica (E-W).
Altra grotta importante è quella del Santissimo Salvatore che è ubicata a quota 1370 metri, dalla quale è possibile osservare un bellissimo panorama di tutto il Terminio.
Esiste un percorso poco conosciuto per ammirare le grotte più grandi chiamato Sentiero dei Grottoni, che consente di visualizzare tutta la bellezza dell’anfiteatro occidentale del Terminio.
Questo sentiero parte dalla cresta principale del Terminio a quota 1660 metri e procede in direzione ovest sul versante nord.
Se siete appassionati di montagna vi consigliamo di fare questo sentiero perché è davvero molto bello ed offre un bellissimo panorama sul Matrunolo ed i boschi colorati.
Dott. Marco Ilardi
Micropedia srl