L’Irpinia è un territorio della Campania, in provincia di Avellino, che racchiude un totale di 118 comuni. La caratteristica di questo luogo è sicuramente l’ambiente, infatti è un territorio tra le montagne ricco di vegetazione, fiumi e strutture antiche che lo caratterizzano. Essendo un territorio molto vasto può essere diviso in: Alta Irpinia, cioè la zona sui monti più alti e Bassa Irpinia dove si estende gran parte della popolazione. Le strutture antiche, come anticipato in precedenza, sono molto frequenti in tutti i comuni; in particolar modo spiccano i castelli. Vediamo adesso i castelli da vedere in Irpinia.

I castelli da vedere in Irpinia

Sul tutto il territorio irpino sorgono circa 78 castelli, ma molti di essi non sono aperti al pubblico a causa dei gravi danneggiamenti avvenuti nel corso dei secoli e ai mancati interventi di restauro. Nonostante ciò, sono molti i castelli da vedere in Irpinia aperti al pubblico. L’Irpinia come abbiamo detto non è solo castelli ma anche territorio, natura, cibo e vino, leggi anche il nostro articolo su cosa vedere in Irpinia per capire tutto quello che offre questo splendito territorio.

Tornando ai Castelli irpini tra i principali troviamo:

  • Castello di Rocca San Felice. Detto anche ‘Donjon’, sorge sul punto più alto dell’Irpinia, in Valle d’Ansanto a 750 metri di altitudine. E’ una struttura molto antica costruita dai Longobardi con funzione difensiva contro i Bizantini, che nel corso degli anni e delle guerre ha subito molti attacchi e interventi di restauro perdendo anche le sue funzioni. Nonostante ciò, tutt’oggi è possibile vedere quel che rimane di tutta l’area fortificata, tra cui: il portone d’ingresso, la cinta muraria e il Donjon (torre cilindrica fulcro di tutta la fortezza).
  • Castello Ducale di Bisaccia. Fu costruito dai Longobardi nell’VIII secolo su un fianco del monte Calvario. Fu distrutto dalle scosse sismiche nel 1158 e ricostruito secondo l’ordine di Federico II di Svevia verso la fine del XIII secolo. Nonostante i secoli, il castello è ancora in ottimo stato e può essere visitato. Inoltre pochi anni fa è stato aperto un Museo Archeologico dove è possibile vedere le tombe dei principi/ principesse e molti oggetti dei corredi familiari come gioielli e ceramiche.
  • Castello di San Barbato a Manocalzati. Sorge a Manocalzati, un comune su una collina di circa 450 metri di altitudine sul fiume Sabato. E’ stato costruito dai Longobardi nell’849, ma a causa degli eventi sismici ha subito moltissimi danni ed interventi di restauro che hanno mutato in parte il suo aspetto originale. Ad oggi rimane comunque una struttura affascinante ed è possibile visitarla all’interno tramite prenotazione.
  • Castello del Principe Carlo Gesualdo. Fu costruito dai Longobardi e per molti anni è stata un’ottima fortezza vista la posizione strategica sul fronte settentrionale del fiume Fredane. Carlo Gesualdo fu il proprietario del castello durante il tardo Rinascimento, conosciuto anche come Principe dei musici perché quando si rifugiò lì con la sua famiglia si dedicò alla produzione musicale fino alla sua morte. Durante l’800 il castello ha subito degli interventi di restauro aggiungendo i balconi e le finestre. Oggi è possibile visitarlo all’interno in maniera individuale o con l’accompagnamento di una guida.
  • Castello della Leonessa. Sorge a Montemiletto sulla valle attraversata dai fiumi Sabato e Calore, tra VIII e il IX secolo da parte dei Longobardi. Durante i secoli venne danneggiato dai continui assedi, in particolr modo nel 1419 quando venne assediato dal conte de Tocco. Fu restaurato successivamente dalle altre famiglie che ne presero il possesso e ad oggi è uno dei castelli dell’Irpinia con un miglior stato di conservazione.
  • Il Castello Marchionale. Sorge a Taurasi, un colle nelle prossimità del fiume Calore a 450 metri di altitudine. Fu costruito dai Longobardi, a poco dopo distrutto e ricostruito dai Normanni. Verso la fine del 400 fu nuovamente distrutto in parte e ricostruito durante il 600 da parte della famiglia Gesualdo che lo trasformò in un palazzo gentilizio costruendo un portale d’ingresso ad arco con lo stemma della sua famiglia. Attualmente il castello è aperto al pubblico e al suo interno è stata aperta la sede dell’enoteca regionale.

Tour guidato dell’Irpinia

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